Rassegna Stampa
Salute mentale: 2 milioni di italiani senza cure e una riforma urgente
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Trascurata dalla sanità pubblica e assente nei lavori del G7 Salute, la salute mentale in Italia è in forte affanno. I Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) hanno lanciato l’allarme in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale, denunciando una crescita del disagio psichico e una quota sommersa di circa 2 milioni di cittadini che non ricevono cure adeguate. Nel 2023 solo l’1,5% della popolazione è stata presa in carico dai servizi, lasciando scoperto almeno un altro 3,5% con disturbi gravi.
Tra le principali criticità segnalate vi sono la scarsità di risorse economiche e professionali — con investimenti pari al 2,5% del Fondo Sanitario, contro il 5% auspicato — e la carenza di personale, con 25.000 operatori attivi nei DSM, ben al di sotto degli standard nazionali. Le fasce sociali più fragili, tra cui donne, anziani, bambini e adolescenti, risultano le più colpite. Crescono i disturbi legati all’ansia, depressione, dipendenze e neuro-sviluppo.
I DSM propongono una riforma che prevede:
Aumento delle risorse economiche (almeno 2 miliardi aggiuntivi).
Potenziamento dell’organico.
Nuovi modelli organizzativi integrati tra salute mentale dell’infanzia, età adulta e dipendenze.
Interventi di prevenzione già dalla gravidanza.
Maggiore continuità assistenziale tra infanzia ed età adulta.
Riforme legislative per evitare un uso improprio della psichiatria nei percorsi giudiziari.
Il Collegio Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale, che riunisce 120 direttori a livello nazionale, ha inoltre proposto la creazione di sezioni sanitarie psichiatriche specializzate all’interno delle carceri per gestire i casi complessi.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, il 10 ottobre 2024 i DSM organizzeranno oltre 150 eventi in tutta Italia, aperti a cittadini, operatori, utenti e familiari, con un collegamento in streaming tra tutte le piazze.
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